Ampelos partecipa al programma sull’interculturalità promosso dall’Ufficio Stranieri del Comune di Alba
Macramé è un termine di origine mediorientale per indicare un elegante ricamo ad intreccio, ed è anche il titolo scelto dal Comune di Alba per il suo programma annuale dedicato alla conoscenza e all’approfondimento delle società interculturali, tra intrecci e nuove relazioni, sempre più evidenti nelle nostre città.
In collaborazione con enti e associazioni di volontariato cittadine, l’Ufficio Stranieri organizza ogni anno in primavera un fitto calendario di eventi comprendenti proiezioni di film sul tema della migrazione e dell’integrazione all’interno di una cultura altra e diversa da quella d’origine, serate pubbliche di riflessione e dibattito sull’incontro tra culture e sulle problematiche generate dai flussi migratori; stand informativi delle varie associazioni ed enti coinvolti, e poi ancora attività didattiche con le scuole, letture animate e laboratori creativi per bambini incentrati sulla ricchezza della molteplicità culturale.
Senza dimenticare il gusto per la condivisione del cibo, con merende a base di prodotti equosolidali e la cena interetnica finale in Piazza Savona, con piatti e cucine del mondo, condite da musica e balli che risuonano di echi lontani.
Ampelos Onlus nel 2013 è capofila per l’organizzazione del progetto Macramé, grazie al finanziamento di 2.500 Euro erogato attraverso il bando comunale per le attività delle associazioni di volontariato albese. L’appuntamento con la festa interetnica in piazza sarà Sabato 1 Giugno, preceduto come negli anni scorsi da altri appuntamenti dedicati al tema della multiculturalità.
Il programma di preparazione alla settimana interculturale di Macramé comprende inoltre focus group tematici dedicati al confronto tra migranti che vivono sul territorio albese, organizzati dalle varie associazioni partecipanti: i racconti emersi da tali incontri sono pubblicati in un instant book e illustrati nel corso di una serata di riflessione rivolta all’intera cittadinanza, con l’obiettivo di dare voce alle esperienze di migrazione spesso non conosciute ai più.